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GLI AMICI DI BEPPE
BIOGRAFIA DI BEPPE CHIAPPELLA
Giuseppe Chiappella nasce a Milano il 28 settembre 1924. E' statoun giocatore corpulento e combattivo a cui la guerra ha tolto gli anni più giovanili della carriera e la possibilità di affermarsi più precocemente.
Giocava a metà strada tra il reparto difensivo e quello di centrocampo, un pò stopper e un pò mediano. La tendenza a retrocedere per dare manforte ai compagni, incollandosi ai centravanti avversari, lo fece - dai più - ritenere un difensore. In realtà nel metodo imperante in quegli anni in Italia, per quanto in Gran Bretagna si fosse ormai decisamente affermato il più moderno sistema, Chiappella impersonò la figura tattica del centromediano metodista. Un giocatore piazzato di fronte alla difesa con funzioni di francobollatore dell'attaccante più pericoloso e di portatore d'acqua, meglio di palloni, per i compagni di squadra più dotati tecnicamente. Si trattava di un ruolo che dai primi anni del dopoguerra venne completamente a trasformarsi. Famosi furono i suoi interventi in scivolata da tergo che facevano impazzire gli avversari.
La prima squadra importante in cui militò fu il Pisa nel 1946-47 in serie B dove rimase tre stagioni. La Fiorentina lo notò e lo acquistò nel 1949-50. Chiappella diventò ben presto uno dei viola più amati dai tifosi. Faceva parte di quella categoria di giocatori di cui si parlava meno, che non godevano delle prime pagine dei giornali, ma che in campo avevano assicurato sempre un posto da titolare. Rappresentò per anni una sorta di raziocinio al servizio della squadra. Oltre ad avere un rendimento molto costante e ad essere un utile collante delle varie anime dello spogliatoio. Inoltre vide crescere sotto i propri occhi la prima grande Fiorentina, quella dello scudetto. Beninteso che i viola non erano del tutto digiuni di trofei avendo già vinto una Coppa Italia nel 1940. Però mai si erano avvicinati alla vittoria del titolo italiano. E se tanti ottimi elementi vestirono il viola ciò accadde per l'arrivo di Befani, "Il Presidente" per antonomasia, e del tecnico "Fuffo" Bernardini che schierò Chiappella come ultimo mediano e primo difensore. Una sorta di collegamento tra i reparti che permetteva all'esperto milanese di posizionarsi in varie parti del campo senza soffrirne particolarmente.
Chiappella disputò 305 presenze e segnò due reti con la Fiorentina. Il primo incontro in serie A fu negativo l' 11 settembre 1949: Juventus-Fiorentina 5-2. Il primo gol in A con la viola risalì a un Udinese-Fiorentina 0-3 del 10 marzo 1952.
L'esordio in nazionale non tardò e si verificò per una partita di qualificazione alla Coppa Rimet a Il Cairo, il 13 novembre 1953, Egitto-Italia 1-2 (gol italiani di Frignani e Muccinelli), chiudendo con l'azzurro il 22 dicembre 1957 (Italia-Portogallo 3-0) dopo avere racimolato 17 presenze senza mai andare a rete. Non partecipò alla successiva disfatta per le qualificazioni mondiali giocata a Belfast contro l'Irlanda del Nord. Partita persa in malo modo che costò l'eliminazione storica dal mondiale 1958.
Dopo avere giocato ad alti livelli nella Fiorentina e nell'Italia, Chiappella lasciò il calcio giocato nel 1959 e iniziò l'attività di allenatore, conseguendo il diploma relativo presso la scuola di Coverciano. Accompagnò la squadra di Hidegkuti al primo trionfo europeo, risultando una sorta di allenatore interno da utilizzare in caso di necessità impellenti della società. Cosa che si verificò nel 1963-64 quando dopo una sconfitta a Vicenza, durante la 7° giornata di campionato, Ferruccio Valcareggi venne rimosso e al suo posto fu posto Beppone Chiappella. Ai cronisti dell'epoca sembrò un cambio momentaneo, di passaggio, ma la Fiorentina fece molto bene arrivando al 4° posto e il nuovo tecnico meritò la conferma. Nel 1965 la Fiorentina fu ancora 4° e nel 1966 dopo l'ennesimo 4° piazzamento in classifica, a dieci anni di distanza da Bernardini, Chiappella vinse il Seminatore d'Oro. Ed infatti il buon Giuseppe seminò e non poco la sua passione in quegli anni, tirando fuori dal cilindro delle giovanili giocatori di buon livello a iosa. Giocatori che crebbero bene e a cui proprio lui fece da chioccia: Merlo, Chiarugi, Diomedi, Ferrante, Esposito. Fu una Fiorentina in versione rigorosamente autarchica eppure bella a vedersi. Nel 1967 fu ancora 5° posto.
Nel corso della successiva annata dopo il nuovo desolante pareggio contro la Sampdoria a Genova (1-1) la dirigenza chiese a Chiappella di fare le valigie. A molti tifosi sembrò un gesto insensato, visto che con quella gloria viola, da quasi vent'anni di stanza a Firenze, non si era mai stentato. Però il passò ormai era stato fatto: Chiappella fu sostituito dal duo Andrea Bassi (allenatore) e Luigi Ferrero (direttore tecnico).
Ma egli non demorse e continuò la sua brillante carriera al Napoli (dal 1968 al 1973) con l'esonero e il ritorno del primo anno, oltre alla storica espulsione conseguita al S.Paolo in un accesissimo Napoli-Juventus del '68. Partita in cui Sivori prese e diede parecchi calcioni chiudendo la sua carriera per una lunga squalifica. Poi ancora Cagliari (dal 1973 al 1975 col relativo esonero) e Internazionale (dal 1975 al 1977 con la sconfitta nella finale di Coppa Italia '77 contro il Milan). Nella stagione 1977-78 subentrò a Mario Mazzoni per traghettare una brutta Fiorentina a una stentata salvezza. Nel 1978-79 invece sostituì Luigi Mascalaito sulla panchina della Hellas di Verona senza però riuscire a salvarla. Fu quella l'ultima annata in serie A come allenatore.
Giuseppe Chiappella e' uno dei grandi nella storia della Fiorentina. Una miniera di aneddoti, curiosità, piccole storie, episodi tutti tinti di viola che lo legano da tanti anni alla riva dell'Arno.
Testi di ORANJE
Fonte www.fiorentina.it
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